Il Roi del business coaching efficace

Qual è il Roi del business coaching efficace? In base a quali parametri si misura? Come devono essere scelti questi parametri? È possibile misurare anche i risultati qualitativi? Assolutamente da leggere se stai pensando di rivolgerti ad un business coach.
Lo Studio GA specializzato nel coaching efficace per il business condivide la seguente metafora di Ralph Waldo Emerson: “Quando il ghiaccio è sottile, la salvezza è pattinare velocemente”. Oppure, più terra–terra: “Il bisognino fa correre la vecchietta”.
In un periodo di violenti e rapidi cambiamenti in tutti i settori la capacità di reazione strategica di un’azienda o di una qualsiasi organizzazione e istituzione diventa vitale.
“Il Roi del business coaching efficace è misurabile con parametri quantitativi e qualitativi.”
Le crisi di mercato sono democratiche, non risparmiano nessuno. Le piccole e medie imprese sono generalmente più agili nell’adattarsi ai cambiamenti, ma hanno anche meno risorse, manageriali e finanziarie, per analizzare la situazione e non commettere errori di valutazione.
Hanno anche minore possibilità di accesso ad aiuti esterni. Se la devono sbrigare da sole.
Diventa importante l’allineamento fra tutte le migliori teste su pochi e chiari obiettivi, evitando dispersioni su mille fronti, liberando risorse da progetti non prioritari per essere pronti a mirare e fare fuoco velocemente centrando il bersaglio.
Diventa allora ancora più importante scegliere dove investire le risorse avendo a disposizione dati oggettivi e misurabili per conoscere il Roi (Return on investment) di ogni investimento.
Il Roi del business coaching efficace è misurabile con parametri quantitativi e qualitativi.
È deontologicamente essenziale, per chi lo cita nel promuovere i servizi di business coaching, riportare non solo la fonte del dato, ma soprattutto la metodologia applicata per la rilevazione, la data della rilevazione e il contesto di business. Se ci si riferisce a dati da fonti esterne (istituti di ricerca, riviste specializzate, ecc.) è essenziale riportare il link della fonte stessa per capire se il dato è valido per la mia impresa e situazione.
Cosa significa che il coaching x ha avuto un Roi del 500%? Quale era l’investimento?
“Il business coaching efficace lavora sul mix di fattori professionali e umani. Si diventa leader di successo se si raggiunge un equilibrio personale, se c’è allineamento fra i propri valori e quelli dell’impresa.”
L’investimento, ad esempio, in un programma di miglioramento della Qualità? La parcella del consulente? Il costo orario, per l’impresa, del manager/imprenditore che ha seguito un programma di coaching?
La trasparenza dei dati è sinonimo di serietà professionale.
Se il dato non è misurabile direttamente e quantitativamente dall’azienda/organizzazione, meglio classificarlo nei vantaggi indiretti o qualitativi.
ALCUNI ESEMPI DI PARAMETRI DI MISURAZIONE QUANTITATIVA ESPRIMIBILI IN % SUL TOTALE, SUI DATI DELL’ANNO PRECEDENTE (YR-1) E SUL BUDGET
- Minore turn–over manager e suoi collaboratori;
- maggiore numero di donne in posti di responsabilità
- maggiore numero di ore dedicate alla formazione durante il lavoro e alla valutazione dei collaboratori;
- meno comunicazioni scritte;
- meno problemi con il personale:
- meno assenze, più ore al lavoro;
- clima più sereno (misurabile con indagine sul clima aziendale);
- minor turn–over;
- minori lamentele da gestire per il servizio clienti;
- minori tempi di risposta a richieste clienti;
- minori casi di burn–out (logoramento da stress);
- maggiori casi di recruiting (reclutamento di collaboratori) con successo;
- maggiore capacità di individuare i talenti attraverso valutazione delle performance;
- maggiore efficacia negli investimenti formativi perché più mirati;
- maggiore disponibilità a trasferimenti;
- maggiore accettazione della parte remunerativa variabile;
- minori spese viaggio (perché i manager sono allineati e non hanno bisogno di confrontarsi spesso sulla direzione da prendere);
- maggiore disponibilità per cambiamenti di ruolo o mansione;
- yutoring più efficace verso nuovi assunti (tassi di abbandono minori, performance maggiori);
- minori casi di contenzioso sindacale;
- maggiore produttività.
Questi risultati sono facilmente quantificabili da qualsiasi impresa. Solo alcuni lo possono essere in funzione di strumenti specifici dell’azienda (per esempio: indagine sul clima interno, customer satisfaction index ecc.).
ESEMPI DI PARAMETRI DI MISURAZIONE QUALITATIVA
- Migliore capacità di attrarre e trattenere talenti;
- riunioni più efficaci;
- decisioni più rapide;
- critica costruttiva;
- meno tempi morti;
- discussioni brevi e orientate al fare;
- chiarezza sulle priorità;
- meno stress;
- minor conflittualità;
- maggior chiarezza dei ruoli;
- maggiore efficacia nei lavori di gruppo;
- presentazioni più brevi e più efficaci;
- maggiore e più veloce accettazione dell’innovazione;
- maggiore accettazione e comprensione di culture diverse (almeno in parte può essere misurato, con il numero di manager stranieri in posizioni di rilievo):
- maggiore accettazione di manager con diverso orientamento sessuale (gay, lesbiche, transgender);
- maggiore accettazione dei cambiamenti (di colleghi, di gerarchia, di proprietà);
- migliore job rotation;
- migliore morale, soddisfazione e fedeltà.
Il business coaching efficace lavora sul mix di fattori professionali e umani. Si diventa manager di successo se si raggiunge un equilibrio personale, se c’è allineamento fra i propri valori e quelli dell’impresa seguito da azioni appropriate (volte al raggiungimento degli obiettivi di business).
Se si è se stessi senza maschere opportunistiche, quindi nel calcolo del Roi vanno considerati gli “invisibili assets umani”: qualità della vita; armonia fra cuore, mente e corpo, soddisfazioni relazionali.
Il 78% dei manager vuole passare più tempo in famiglia; il 50% afferma di essere troppo esaurito per fare altro che lavorare o dormire; il 30% si preoccupa perché ha perso il controllo della propria vita; il 20% è sotto stress e non gode la vita2.
Tutto questo incide sulle performance manageriali.
Un intervento di business coaching ha successo se questi sintomi di disagio diminuiscono.
Per ottimizzare il Roi del business coaching assicuratevi che siano presenti questi elementi:
- TEMPO FLESSIBILE
I primi 2–4 incontri avvengano a distanza ravvicinata fra partecipante e coach per stabilire le basi della collaborazione; è utile che le due figure concordino gli appuntamenti successivi. - APPOGGIO DAI SUPERIORI
I superiori del partecipante condividano e supportino l’attività di business coaching. Così si ottengono i migliori risultati. - CHIARA INFORMAZIONE
Committente e coach forniscano una comunicazione condivisa al partecipante su cosa ci si può aspettare dal coaching. Importante chiarire come si sviluppa, chi fa cosa, quali risultati misurabili si possono attendere.
A volte i partecipanti necessitano di un paio di incontri per capire che il coach non è un consulente di strategia aziendale. Benchè debba conoscere le dinamiche interne all’azienda, magari perché le ha vissute direttamente, il coach ha il compito (e deve avere l’abilità) di far venire fuori il meglio dalle persone. - T.O.T.E. (TEST OPERATIONS, TEST EXIT)
Il committente e il coach pianifichino idee, eventi per celebrare il raggiungimento degli obiettivi (misurati su parametri quantitativi /qualitativi condivisi) o per rinforzare l’intervento con altre sedute. Evitare che il partecipante si trovi nella situazione di dire :“ E adesso…, so what?”
Nella valutazione del Roi per il business coaching considera che:
- un’impresa che propone un’attività di business coaching ai propri manager fa già un’operazione di riconoscimento e motivazione;
- il processo di coaching è più utile di un “evento” per migliorare subito e nel tempo le performance dei manager;
- il coach è una terza parte neutrale che facilita i manager a parlare di sè, ad aprirsi di più che con i propri superiori. Questo serve al manager ad allineare i propri valori a quelli aziendali, a migliorare i risultati e le relazioni in azienda.
L’intervento di business coaching efficace ha effetti duraturi sul business, sulla produttività e qualità del lavoro e sulle persone che lo seguono.
Ogni committente può misurare gran parte degli effetti del business coaching secondo gli obbiettivi quantitativi che si propone utilizzando i sistemi più adatti alla propiria realtà, rifuggendo dalle generalizzazioni.
ALCUNI ESEMPI REALI DI RISULTATI MISURATI DEL BUSINESS COACHING EFFICACE DELLO STUDIO GA
ESPERIENZA N.1
Prima: un importante istituto di formazione, collegato a un network internazionale, perde circa il 40% di iscritti nei primi 4 mesi dell’anno rispetto all’anno precedente
Attiva a gennaio un’attività di business coaching volta a migliorare la capacità decisionale dell’imprenditore e l’organizzazione.
Dopo: da maggio a dicembre il deficit di iscrizioni si è ridotto arrivando a -10% (rispetto al -40% di prima). E l’imprenditore si sente più fiducioso.
ESPERIENZA N.2
Prima: start–up nel settore delle nanotecnologie ha necessità di razionalizzare i propri contatti con l’estero. Eliminando contatti dormienti e aprendo nuove opportunità, valutandole prima quantitativamente.
Attiva percorso per il recruiting del responsabile estero e del controller.
Dopo: selezione e inserimento delle figure professionali ricercate. Eliminazione del 25% di contatti inutili, aumento dei potenziali clienti: +40%.
Apertura di nuovi mercati U.A.E. (United Arab Emirates), E.O. (Estremo Oriente) e creazione di reporting strutturato per il cda (consiglio di amministrazione).
L’ATTEGGIAMENTO DEI MANAGER VERSO IL BUSINESS COACHING
Il coaching è solo un’altra invenzione di moda del momento?
Si può rispondere riportando numeri che misurano l’atteggiamento dei manager verso il business coaching.
“L’85% dei manager pensa che il principale valore del business coaching stia nell’elevare il morale della squadra.”
Secondo un comunicato stampa “Coaching at Work” del 16 Maggio 2002 del Chartered Management Institute and Campaign for Learning risulta che:
- l’80% dei manager afferma che beneficerebbero del coaching sul lavoro e che il coaching non è un’altra noiosa invenzione di moda;
- teoricamente tutti (96%) i manager pensano che il business coaching dovrebbe essere esteso a ogni executive, indipendentemente dalla seniority (grado di anzianità);
- l’85% dei manager pensa che il principale valore del business coaching stia nell’elevare il morale della squadra.
Secondo la “Coaching Today Survey”, HRD Show Londra Aprile 2002, dove i rispondenti all’inchiesta provenivano dall’area risorse umane, risulta che:
- l’86% dei responsabili delle risorse umane hanno un’opinione positiva sul business coaching;
- l’86% delle imprese dei partecipanti all’inchiesta hanno proposto il coaching e che, al momento dell’inchiesta, attività di busines coaching erano in atto nel 36% delle imprese stesse (aziende o organizzazioni di ogni dimensione).
Gli intervistati vedevano nelle seguenti aree gli effetti più positivi del business coaching:
- un impatto positivo sugli aspetti non solo lavorativi, ma anche nella vita (96%);
- un senso di responsabilità e ownership dei problemi e dei risultati ottenuti (85%);
- evidenze che quanto appreso fosse stato messo in pratica (71%);
- risultati positivi leggibili e quantificabili, spesso dimostrati sulla bottom–line dell’azienda anche sul lungo termine (62%).
Le 4 parole chiave più associate al business coaching (questionario chiuso) sono:
- supportive (98%);
- empowering (82%);
- holistic (80%);
- inspirational (77%).
Le 3 parole chiave maggiormante associate a formazione (training) sono:
- prescriptive (71%);
- rigid (70%);
- intimidating (50%).
In questi periodi di difficoltà per le iimprese il calcolo del Roi del business coaching è sinonimo di serietà e rispetto per ogni euro speso dal committente.
Valutare, quantificare, documentare il ritorno sull’investimento della formazione e del coaching è un sano principio delle direzioni risorse umane e dell’imprenditore.
Globale o locale che sia l’impresa committente, imprenditore o manager che sia il partecipante a un programma di business coaching, essi vogliono poter misurare quanto il coaching ha prodotto nelle loro aziende o nella loro attività professionale.
Sono finiti i tempi in cui il coach basava la propria reputazione solo sulle amicizie altolocate.
A volte nascondendo la propria inesperienza dei sistemi aziendali e dei meccanismi olistici dell’agire umano.
Oggi il coach propone all’azienda di cooperare per definire insieme la più adatta metrica di misurazione dei risultati. Non c’è una taglia per tutte le misure.
Ho fornito vari parametri che le aziende possono considerare. Questi e altri fanno il mix ritagliato su misura per il calcolo del Roi del business coaching efficace.
Risultati di Roi che saranno utili anche al coach per migliorare in continuazione le proprie performance e garantire un percorso di successo.
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